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26 Maggio 2021


Piante spontanee- la Borragine

La borragine (nome botanico: Borrago officinalis L.) è una pianta che cresce dal mare fino a 800 metri in tutta Italia, nei luoghi coltivati, lungo i fossi e nelle siepi. Qui in Maremma, fiorisce all’inizio della primavera e riempie i campi fino a maggio con i suoi meravigliosi fiorellini azzurri che, guardati da vicino, sono dei piccoli capolavori a forma di stella. Un tempo molto usata nella cucina contadina, oggi è una pianta un po’ dimenticata che in pochi conoscono.

Il suo sapore ricorda quello del cetriolo. Le foglie crude vengono usate tritate in insalate, anche se il consumo della pianta cruda è controverso per il suo contenuto in alcaloidi pirrolizidinici, che sono tossici a livello epatico. Tutta la pianta lessata può essere usata come ripieno per sformati, ravioli e minestre. La Borraggine è usata anche per preparare bevande come la famosa “Pimm’s N 1” britannica a base di gin.
Le sue foglie contengono sostanze tanniche, resina, mucillagini, saponina e allantoina. In passato, il decotto di borraggine veniva usato per impacchi contro la gotta, le contusioni e il mal di denti.
I fiori canditi erano dati , invece, per accelerare il recupero nelle convalescenze.
L’olio spremuto a freddo dei suoi semi, ricco di acido linolenico e gammalinoleico, è un prezioso alleato della pelle contro l’acne, la dermatite atopica e come antirughe.